come essere belle il giorno del matrimonio
Pubblicato il settembre 4th, 2010 da Giovanna Manna
Il “trucco da sposa” dovrebbe trasmettere candore e freschezza, ma a ben vedere il trucco sposa vero e proprio non esiste, il discorso è estremamente soggettivo, quindi il compito del truccatore è davvero molto delicato.
Si tratta sostanzialmente di una situazione in cui il truccatore deve riuscire a conciliare e sintetizzare varie situazioni professionali, dal trucco fotografico a quello televisivo, dal trucco da giorno/sera a quello correttivo, trovando le migliori soluzioni di freschezza e luminosità.
Il trucco sposa và quindi creato su misura alla cliente, in base alla sua fisionomia e personalità. La prima e determinante variabile da considerare infatti, è proprio il modo in cui la donna è abituata a truccarsi nella vita di tutti i giorni: se abitualmente ama un trucco intenso, difficilmente si riconoscerebbe in un trucco “acqua e sapone”.
L’approccio psicologico è molto importante nel momento in cui si cerchi di farle considerare un’alternativa al suo abituale modo di truccarsi (se si ritiene che non sia proprio l’ideale per il suo volto e per la singolare occasione).
Un’altra variabile fondamentale per la creazione del trucco sposa, è se il matrimonio si svolge al mattino oppure la sera: durante le ore mattutine il sole rappresenta una fonte di illuminazione particolarmente “spietata”, sotto la quale anche un velo di fondotinta assume le sembianze di uno spesso strato di prodotto (in questo caso è meglio eseguire un trucco più leggero e dai toni caldi, che risultino più naturali), se invece la cerimonia si svolge di sera, bisogna aumentare l’intensità del trucco, perché l’illuminazione artificiale mimetizza i chiaroscuri e ne ammorbidisce i tratti.
Altro discorso non affatto trascurabile, è tener presente che il trucco sposa è un trucco che dovrà rendere bene in fotografia, quindi sarà opportuno attuare una serie di stratagemmi per la buona resa di un trucco fotografico.
La luce del flash usata dai fotografi è il peggior tipo di illuminazione artificiale, il truccatore deve limitare il più possibile questo effetto negativo. A tal proposito risulta indicato usare tinte calde per bilanciare la tendenza azzurrina del flash.
Dal trucco fotografico, il trucco sposa attinge soprattutto le tecniche di percezione dei volumi del viso nell’immagine che, per forza di cose, è bidimensionale. Per rendere più plastico il viso, può essere una buona strategia applicare una tonalità più chiara di fondotinta direttamente al centro dell’inizio della fronte (sopra le sopracciglia) ed al centro delle guance (dal naso fino alla sporgenza dello zigomo).
La pelle deve essere piuttosto chiara, perchè non contrasti troppo con l’abito e per poter appunto rendere bene fotograficamente: se si è troppo abbronzati, tendenzialmente l’immagine viene sovraesposta (ossia schiarita) dal fotografo e con lo schiarimento si rischia di perdere alcuni dettagli dell’abito. Sarà pertanto premura del truccatore il suggerire alla cliente di arrivare all’altare con la pelle il più diafana possibile, sconsigliandole inoltre di sottoporsi a lampade abbronzanti, che tra l’altro seccano la pelle.
In sede di prova trucco è utile compilare una scheda personalizzata su cui annotare i prodotti usati e ricreare velocemente uno schizzo sul tipo di trucco realizzato; durante la prova inoltre, è buona regola scattare qualche fotografia digitale da conservare e riguardare prima dell’appuntamento per il giorno del matrimonio.
Possibilmente le sopracciglia andrebbero depilate il giorno prima, onde evitare possibili arrossamenti (troppo difficili da coprire il giorno stesso del matrimonio).
Se il trucco viene eseguito a casa della sposa, è meglio lavorare davanti ad una finestra, con la luce naturale (la più veritiera).
Inoltre, onde evitare inevitabilmente di rovinare l’acconciatura (dovendo per forza scostare le ciocche di capelli dal viso per riuscire a stendere la base), il lavoro del truccatore andrebbe sempre eseguito prima di quello del parrucchiere.
E’ bene applicare un prodotto in fiala per garantire la durata del trucco e l’opacità della pelle nel corso delle ore.
E’ comunque e sempre doveroso ricorrere a fissatori spray, da applicare alla fine del lavoro da una distanza di circa venti centimetri dal viso, per garantire maggiore durata e stabilità al make-up.
E’ comunque e sempre doveroso ricorrere a fissatori spray, da applicare alla fine del lavoro da una distanza di circa venti centimetri dal viso, per garantire maggiore durata e stabilità al make-up.
Il discorso della durata è fondamentale: la base deve essere accuratamente incipriata. Meglio non usare fondotinta idrosolubili, ma neanche quelli a lunga tenuta (perché asciugano troppo la pelle e quindi sono indicati soltanto per pelli grasse o miste). Vanno inoltre evitati ombretti e blush in crema, perché non durano a lungo.
Il mascara va assolutamente scelto in una formulazione water-proof (resistente all’acqua).
Il trucco deve essere tendenzialmente opaco: è bene evitare ombretti e lucidalabbra eccessivamente perlati o lucidi.
Il trucco deve essere tendenzialmente opaco: è bene evitare ombretti e lucidalabbra eccessivamente perlati o lucidi.
Sugli occhi và applicata la tecnica del chiaroscuro correttivo con toni preferibilmente naturali (da evitare
ombretti colorati come il verde, l’azzurro, il viola, ecc.).
ombretti colorati come il verde, l’azzurro, il viola, ecc.).
L’eye-liner grafico và possibilmente evitato, perché in foto indurisce lo sguardo e nei primi piani sembra sempre asimmetrico da un occhio rispetto all’altro (inoltre è idrosolubile quindi rischia di sciogliersi in caso di qualche lacrima di commozione).
Le ciglia finte a ciuffetti sono un ottimo stratagemma per rialzare l’occhio e conferire allo sguardo più definizione e magneticità, senza appesantirlo eccessivamente.
In linea generale, è bene evitare di fare scelte troppo azzardate, in quanto rischierebbero di stancare ed apparire superate o datate già nel giro di qualche stagione: meglio optare per la naturalezza e la sobrietà, che regalano sempre una bellezza senza tempo.
Rossano De Cesaris




